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giovedì 24 luglio 2008

Cub Scuola: Riuscito il presidio dei precari della scuola tenutosi oggi a Roma


Oggi una consistente rappresentanza di precari e precarie della scuola ha denunciato, con un riuscito sit-in, la politica scolastica del governo e, in particolare, tagli dell'organico che colpiscono contemporaneamente il diritto dei cittadini ad una scuola pubblica di qualità e quello dei colleghi e delle colleghe precari, docenti ed ata, ad un lavoro stabile.
La Cub Scuola, nel dare una valutazione positiva della mobilitazione, sta già preparando, per la metà di settembre, una grande assemblea nazionale dei precari della scuola e del pubblico impiego.
Siamo, infatti, perfettamente consapevoli che, per battere l'attacco ai diritti sociali condotto dal governo e dal padronato, è necessaria una mobilitazione ampia da parte dei colleghi e delle colleghe più colpiti, i precari, ma che tutti i lavoratori della scuola e del settore pubblico debbano scendere in campo e che la mobilitazione debba vedere coinvolto l'assieme del movimento dei lavoratori.
Già il sindacalismo di base, unitariamente, ha indetto uno sciopero generale nazionale per la giornata del 17 ottobre. Questa scadenza sarà, per evidenti motivi, preceduta ed accompagnata da iniziative di categoria.

Per la CUB Scuola
il Coordinatore Nazionale
Cosimo Scarinzi
23/07/2008

http://www2.tecnicadellascuola.it/index.php?id=23192&action=view&c

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono stato assunto quest'anno e ho partecipato ieri al sit in: i problemi della scuola appartengono a tutti, anche se i prof. di ruolo, soprattutto, quelli più anziani, ma non solo, sono buoni solo a lamentarsi e non gliene importa niente dello sfaciume in cui, a partire da Berlinguer et &, è ridotta la scuola pubblica. Ho fatto, l'anno scorso, insieme ai Cobas, al Mip e all'ADACO, i miei sit in: eravamo, non solo divisi, ma ce l'avevamo "a morte" con i sissini della prima ora, che assieme alla Moratti avevano intricato sia contro i cosiddetti precari "storici" sia contro di noi, docenti abilitati con il concorso a cattedre. Al principio eravamo tanti quanti ieri a Montecitorio, ma, in seguito, ci riducemmo a quattro gatti, come al solito, ognuno pensava a salvare il proprio orticello: siamo o non siamo Italiani?Per farla breve, noi però tutte le volte che facevamo un sit-in, anche con la partecipazione di pochi, abbiamo sempre coinvolto le tv e i giornali di opposizione per rendere visibile la protesta. Questo mi sembra che sia mancato alla manifestazione di ieri, se oggi neanche "Il Manifesto" parla del sit in di ieri. Ciao e grazie per lo spazio datomi, Francesco.

Anonimo ha detto...

Ciao Francesco,

la costruzione di un movimento parte sempre da problemi reali e "sentiti", più di altri, che ci costringono a scollarci dalle sedie e a mobilitarci. Sono a conoscenza delle divisioni del passato, ma posso parlarti del CIP, la realtà che conosco meglio, per dirti che esiste da più di dieci anni, e in tutto questo tempo nessuna "piattaforma" o rivendicazione ha mai distinto i precari a seconda della loro abilitazione. Ancora oggi, nel CIP, ci sono precari storici, come me, sissini dei primi cicli come degli ultimi, e colleghi abilitati solo dal concorsone del '99. Guardiamo al futuro, adesso, e alle lotte che ci aspettano a prescindere dalle false divisioni create ad arte in passato, per "imperare" meglio. Non so se hai notato che alla Rete, e al sit-in, erano presenti anche colleghi non abilitati! Tutti insieme riusciremo ad ottenere ben più di quello che ha stentatamente promesso la Aprea.
Rispetto alla stampa, ti assicuro che l'invio dei comunicati è stato curato nei minimi dettagli, e se il Manifesto non ha pubblicato nulla lo ha fatto per precisa scelta editoriale, e non certo perchè non abbia ricevuto il comunicato. Poco male, comunque: la Repubblica, il quotidiano più letto d'Italia, ha pubblicato articoli prima e dopo il sit-in. Altre testate nazionali, ben più vendute e lette del Manifesto, hanno pubblicato articoli e interviste. Trovi tutto nel forum, dove ho raccolto la rassegna stampa prima e dopo il sit-in.
Alla prossima iniziativa!

Anonimo ha detto...

Gli iscritti al IX ciclo SSIS dell’Aquila, avulsi da ogni logica corporativista, pensando al proprio futuro ed in generale al futuro sociale e politico del Paese molto, ma molto seriamente, sostengono questa piattaforma di lotta, inviando adesione all'assemblea del 20 settembre e alle manifestazioni del 2 e del 17 ottobre:

• Immissione incondizionata nella I fascia per tutti gli abilitanti IX ciclo SSIS
• Ritiro immediato del DDL Aprea presentato in data 12 maggio 2008
• Stabilizzazione di tutti i precari della scuola
• Forti aumenti generalizzati per salari e pensioni
• Introduzione di un meccanismo automatico di adeguamento salariale legato agli aumenti dei prezzi; Difesa della pensione pubblica contro lo scippo del TFR
• Abolizione delle leggi Treu e Biagi
• Continuità del reddito
• Eliminazione della precarietà lavorativa e sociale, con forme di reddito legate al diritto alla casa, allo studio, alla sanità e alla formazione
• Rilancio del ruolo del contratto nazionale come strumento di redistribuzione del reddito
• Difesa e potenziamento dei servizi pubblici, dei beni comuni, del diritto a prestazioni sanitarie degne di questo nome, del diritto alla casa e all’istruzione.

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Arrigo Boldrini (medaglia d’oro per la Resistenza)