FORUM dei COORDINAMENTI

Si pregano i colleghi di iscriversi ed intervenire al nostro Forum allo scopo di preparare e prossime iniziative.

giovedì 17 ottobre 2013

COMUNICATO DI ADESIONE DEL CPS-ROMA ALLO SCIOPERO DEL 18 OTTOBRE


Il Coordinamento Precari Scuola di Roma parteciperà allo sciopero generale indetto il 18 ottobre dai sindacati di base. Sarà in piazza con un proprio spezzone alle manifestazioni del 18 e del 19 ottobre.

Il governo Letta non ha alcuna intenzione di ritirare i tagli alla scuola compiuti dai governi che lo hanno preceduto e si prepara a un rinnovo contrattuale perseguendo la logica dell’aumento dell’orario di lavoro e della “cultura meritocratica” introdotta da Brunetta e proseguita ciecamente da tutti i governi, compreso quello attuale.

Le manifestazioni del 18 e del 19 ottobre rappresentano solamente una tappa per la costruzione di un conflitto sociale che ci deve vedere impegnati contro ogni controriforma della scuola e contro ogni tentativo di demolizione del Contratto Collettivo Nazionale dei lavoratori della scuola.

L’appuntamento per il 18 ottobre è alle ore 10 di fronte la basilica di S. Maria degli Angeli.
Il 19 ottobre diamo appuntamento alle ore 13 in piazza San Giovanni.


Coordinamento Precari Scuola Roma
http://cps-roma.blogspot.it/
movimentoinsegnantiprecari@gmail.com

martedì 15 ottobre 2013

COMUNICATO DI ADESIONE ALLO SCIOPERO DEL GIORNO 18 DEI PRECARI UNITI CONTRO I TAGLI

COMUNICATO DI ADESIONE ALLO SCIOPERO DEL GIORNO 18 DEI PRECARI UNITI CONTRO I TAGLI

COMUNICATO DI ADESIONE ALLO SCIOPERO DEL GIORNO 18 DEI PRECARI UNITI CONTRO I TAGLI:
I Precari Uniti contro i tagli comunicano la loro adesione convinta e forte allo sciopero generale e unitario indetto da tutti i sindacati di base per il prossimo 18 ottobre.
I lavoratori della scuola, insieme, parteciperanno con un proprio spezzone al corteo che si svolgerà a Roma, e manifesteranno al fianco dei lavoratori della sanità, del pubblico impiego, dei trasporti, contro le politiche del Governo Letta che, in assoluta continuità con i precedenti governi, sta distruggendo quel che resta del sistema sociale, dismettendo o privatizzando i beni comuni e calpestando la Costituzione.
In particolare, i Precari Uniti scendono in piazza per denunciare la sostanza propagandistica dell’ultimo decreto di settembre, per respingere ogni ipotesi di aumento dell’orario di lavoro e di retribuzione “premiale” e per chiedere l’immediato rifinanziamento del sistema d’istruzione statale, il solo investimento utile e necessario al fine di risollevare il paese dalla crisi economica e politica che l’attanaglia, una crisi che la Scuola sta pagando da anni con immani sacrifici, mentre si continuano a registrare scandalosi sprechi.
I Precari, infine, dopo l’ultimo, fallimentare concorso-truffa, chiedono l’assunzione a tempo indeterminato di tutti i lavoratori della scuola, nel rispetto delle norme europee e a garanzia della più importante “tecnologia” didattica: la continuità!
Precari Uniti contro i tagli
CONTRO QUESTO GOVERNO DA “SOAP-OPERA,
IL MONDO DELLA SCUOLA, IL 18, SCIOPERA!

domenica 29 settembre 2013

I precari sul Messaggero



Manuela del coordinamento precari scuola Roma intervistata sul Messaggero

mercoledì 19 giugno 2013

VERBALE ASSEMBLEA NAZIONALE PRECARI SCUOLA 9/6 MILANO


VERBALE ASSEMBLEA NAZIONALE
MOVIMENTI PRECARI DELLA SCUOLA

Coordinamenti presenti con i propri rappresentanti: Milano, Napoli, Roma, Ravenna, Bologna
Singoli interventi di un precario veneto (via web), due precari non abilitati che lavorano in terza fascia, un diplomato magistrale, alcuni docenti di ruolo
L'assemblea è stata articolata in due momenti distinti. In una prima fase si è tentato di compiere un'analisi condivisa della situazione presente e delle possibili prospettive di attacco che i lavoratori della scuola dovranno affrontare nei prossimi mesi, mentre nella seconda parte si è cercato di riflettere su quali possano essere le possibili strategie e le azioni di lotta da mettere in atto per fronteggiare la situazione.
I fase: analisi della situazione presente e prospettive
E' emersa una forte preoccupazione da parte di tutti gli intervenuti nei confronti della situazione politica attuale. Il governo Letta infatti appare sotto molti aspetti ancora più pericoloso del Governo Monti: mentre Profumo ha condotto un attacco diretto nei confronti della scuola e dei lavoratori creando, per reazione, un fronte compatto fra i docenti precari e di ruolo che hanno percepito immediatamente la possibilità di veder diminuire i propri diritti o di perdere il posto di lavoro, Letta agisce in maniera non diretta - sbandierando misure propagandistiche che trovano il consenso dell'opinione pubblica (come l'apertura delle scuole al pomeriggio o gli stessi BES), ma che il governo vorrebbe attuare a costo zero e, quindi, più subdola, non suscitando la spontanea aggregazione dei lavoratori della scuola e degli studenti. Appare infatti evidente a tutti come il ministero Carrozza si ponga in perfetta continuità con quello del suo predecessore dato che, malgrado gli illusori proclami sul rifinanziamento della scuola pubblica, si accinge invece a riprendere la politica dei tagli (e le assunzioni sono uguali a quelle fatte
dal Ministro Gelmini). Un esempio lampante di tale continuità si nota ad esempio dalla volontà, espressa dal ministro durante l'audizione in VII Commissione Cultura, di ridurre i posti sul sostegno
di 11mila unità attraverso la normativa sui Bes e l'attuazione dell'organico funzionale.
La situazione appare inoltre ancora più grave a causa delle conseguenze deleterie della riforma Fornero che ha ridotto in modo considerevole i pensionamenti e di conseguenza le possibilità di aumento degli organici, e per la perdita, per i lavoratori precari, di un diritto basilare come quello della monetizzazione delle ferie non godute, che apre la strada ad ulteriori disparità di trattamento fra lavoratori dello stesso settore e quindi attacca frontalmente il contratto nazionale e lo stesso Statuto dei Lavoratori.
In una simile prospettiva in cui le assunzioni in ruolo di tutti i lavoratori precari della scuola appaiono sempre più lontane e gli attacchi alla scuola sempre più forti e incisivi, anche a causa della mancanza di una reale opposizione da parte dei sindacati confederali, si rende ancora più importante l'autorganizzazione dal basso dei lavoratori della scuola, in modo particolare di coloro che ne sono la
parte più debole e quindi sotto continuo attacco, ovvero i precari.
I presenti hanno convenuto sull'assoluta necessità di continuare a coordinarsi anche a livello nazionale, in modo da contribuire alla riorganizzazione almeno di una piccola parte di quel movimento dei precari che si è sviluppato sin dal 2008. Bisogna quindi provare a ripartire proprio da quei coordinamenti ancora attivi sul territorio che, pur senza soffocare le voci dei singoli, devono essere di stimolo e supporto attivo alle lotte.
Per evitare però che si creino ulteriori spaccature e si indebolisca così il movimento, si ritiene più utile non creare un'organizzazione nazionale strutturata, ma piuttosto rafforzare la comunicazione e il collegamento fra coordinamenti locali, in modo da valorizzare quello che dovrebbe essere il punto di forza delle lotte, ovvero l'azione sul territorio.
In modo particolare è emerso come sia importante che i coordinamenti locali riescano a mettere in atto tra loro una veloce ed efficace comunicazione e si coordinino a livello nazionale su singole battaglie specifiche su cui c'è una reale condivisione di visioni, lasciando però una piena autonomia su ogni altro ambito.
Sempre per ricomporre quelle spaccature che la lunga durata delle azioni di lotta e l’ostinata chiusura delle forze politiche sollecitate hanno prodotto, l’assemblea ha aperto un dibattito franco e, nelle intenzioni, dirimente sul concorso che si sta tuttora svolgendo.
Anzitutto è stata fatta autocritica da parte di tutti i presenti, che hanno ammesso una parziale, preventiva “rimozione” funzionale o psicologica del tema, ovvero una colpevole leggerezza nel dare
per scontata l’uniformità di intenti e comportamenti da parte di tutti i membri dei vari coordinamenti. Si è poi parlato del contraccolpo che il movimento ha ricevuto al suo interno e a livello di immagine pubblica dalla partecipazione alle prove concorsuali di molti precari in lotta, soprattutto di quelli mediaticamente più esposti e di come ciò abbia portato alla perdita di credibilità del movimento agli occhi dei molti colleghi precari. E' stato anche rimarcato l’assenso indirettamente fornito ad una modalità di selezione inaccettabile tanto per i docenti che per gli studenti, quella, cioè, che pretenderebbe di misurare le “competenze” e conoscenze di entrambe le categorie per il tramite di quiz avulsi dalle logiche e dalle pratiche della formazione e della buona didattica. Per contro, si è constatato che, indipendentemente dalle posizioni assunte dai vari coordinamenti, molti precari, anche quelli scesi in piazza il 22 settembre, hanno comunque tentato di stabilizzare la propria posizione prendendo parte alla selezione. Esaminate tutte le possibili proiezioni e tutte le effettive ricadute delle opzioni, l’assemblea, resa dalla discussione più conscia del viluppo di implicazioni emotive, politiche, ideologiche e comunicative che il concorso ha rappresentato e configura tuttora, ha concluso la discussione sul tema impegnandosi a non fomentare le polemiche, ad assumere una posizione pubblica univocamente contraria tanto alla presente quanto ad ogni altra selezione parimenti impostata e indetta allo scopo di spaccare i precari, e a delegittimare le procedure in corso anche con il boicottaggio, sia puntando sui ricorsi non ancora discussi presso il TAR, sia denunciando senza tregua le indecenti scorrettezze e le surreali forzature che quotidianamente vengono rese note.
II parte: battaglie condivise e azioni di lotta
Dal confronto all'interno dell'assemblea è emersa l'esigenza di confrontarsi e coordinarsi in modo particolare in merito ad alcune battaglie fondamentali su cui bisognerà concentrarsi nei prossimi mesi:
- Battaglia contro l'utilizzo dei “BES” e dell'organico funzionale “su reti di scuole” per attuare nuovi tagli nella scuola.
La normativa sui BES in particolare risulta molto pericolosa perché costituisce solo l'ultimo momento di un percorso di distruzione del modello d'integrazione previsto dalla legge 104 che ha come scopo finale l'eliminazione del sostegno e il carico sui docenti di ruolo della responsabilità didattica e giuridica di tutte le categorie di studenti con delle difficoltà di apprendimento e di integrazione presenti nelle scuole (inclusi i disabili lievi che perderebbero così il sostegno) senza alcun finanziamento o risorsa in più.
Così come concepita dal MIUR la normativa sui BES è un vero e proprio “cavallo di troia” progettato per smantellare dal di dentro il sostegno, confondendo l'opinione pubblica, i genitori e gli insegnanti  con teorie pedagogiche pseudo-scientifiche e che nulla hanno a che fare con la realtà già difficile dell’integrazione e della didattica personalizzata nella povera scuola pubblica italiana d’oggi e anzi la peggioreranno.
L'anno prossimo - con il taglio delle nuove certificazioni sui DVA ci saranno 11 mila cattedre di sostegno in meno (ed è solo l'inizio!) - oltre a lasciare senza lavoro altri docenti precari, lascerà abbandonati a stessi migliaia di bambini e ragazzi con problemi cognitivi e di apprendimento. Dietro questo progetto c'è una potente lobby formata da Confindustria, Caritas e Fondazione Agnelli che mirano a farsi carico del sostegno dopo averne provocato l'esternalizzazione. I governi finora hanno sempre trovato interessante questa soluzione in un'ottica di contenimento della spesa pubblica che permetta di tagliare ulteriori posti di lavoro di lavoratori precari.
Il taglio dei posti sul sostegno attraverso i BES inoltre sarà il banco di prova di un altro strumento utilissimo alla “razionalizzazione” dell'organico, ovvero l'organico funzionale che, sebbene presentato da più parti come la soluzione finale al precariato della scuola è in realtà un altro modo per tagliare posti di lavoro per i precari e creare “cattedre spezzatino” sparse in tutta la provincia attraverso le “reti di scuole”.
- Battaglia contro la riduzione dell'assunzioni in ruolo a causa dei mancati dei pensionamenti e problema del futuro reclutamento.
Bisogna sensibilizzare l'opinione pubblica e lottare uniti contro la riforma Fornero che abbassando il numero dei pensionamenti nella scuola da circa 100.000 a circa 44.000 unità ha impedito di fatto la creazione di nuovi posti di lavoro e un numero maggiore di immissioni in ruolo.
Per aumentare la possibilità di immissioni in ruolo potrebbe essere importante anche contribuire alla lotta che si sta sviluppando circa la creazione di 25mila cattedre in ruolo per le ore di alternativa alla religione cattolica.
Il movimento dei lavoratori precari della scuola deve includere anche i precari non-abilitati di III fascia e i futuri tirocinanti dei TFA - a cui non può essere negato il diritto di abilitarsi- e i diplomati magistrali relegati in III fascia pur essendo già abilitati, al fine di creare un “fronte unico” contro il Governo che parta dalla lotta comune contro i tagli alla scuola, per il rifinanziamento della scuola pubblica, dalla difesa delle Gae come unica forma di reclutamento e dalla richiesta di un'esaurimento rapida delle stesse, con un piano generale di assunzioni, sulla base dei titoli e dell'anzianità di servizio.
- Battaglia contro la mancata monetizzazione delle ferie non godute.
Risulta assolutamente urgente concentrarsi sulla questione delle “ferie non godute”, perché dal prossimo anno il diritto alla monetizzazione delle ferie non godute verrà definitivamente eliminato per i lavoratori precari. Un vero e proprio furto di Stato a legge armata. Già in questa prima fase può essere utile iniziare a coinvolgere i colleghi precari nelle scuole rendendoli consapevoli dei propri diritti visto che già da quest'anno molte scuole stanno imponendo le “ferie d'ufficio” in modo del tutto illegale. Fornendo infatti ai collegi modulistica specifica per chiedere la monetizzazione delle ferie e moduli di diffida contro le ferie d'ufficio si permette ai precari di difendersi autonomamente favorendo così l'autorganizzazione delle lotte.
Battaglia contro l'aziendalizzazione della scuola e i finanziamenti alle scuole private (comitati in sostegno dell'art. 33).
Bisogna concentrarsi fin da settembre per l'organizzazione del boicottaggio delle prove Invalsi coinvolgendo anche le componenti studentesche in un lavoro di lungo periodo per arrivare preparati al boicottaggio delle prove e sensibilizzare l'opinione pubblica contro la gerarchizzazione dei docenti e la logica della scuola come “azienda produttiva”.
Sempre nell'ambito della battaglia contro l'aziendalizzazione della scuola può essere inserita quella che abbraccia un raggio d'azione più ampio ovvero la battaglia contro i finanziamenti alle scuole private e contro la legge 62/2000 che parifica le scuole private alla scuole pubbliche.
Risulta quindi fondamentale la partecipazione dei precari della scuola all'interno dei comitati in sostegno dell'art. 33 al fianco degli altri lavoratori della scuola, degli studenti e dei comuni cittadini che lottano in difesa della scuola statale.
I Coordinamenti presenti fanno propria questa fondamentale battaglia e si impegnano a partecipare o a promuovere la nascita di Comitati in sostegno dell'art. 33 in tutta Italia, al fianco dei lavoratori della scuola, degli studenti, delle associazioni e dei comuni cittadini che lottano in difesa della scuola statale e che a Bologna hanno già ottenuto un risultato eclatante e oltremodo incoraggiante, facendo registrare 86.000 voti contro il dirottamento delle risorse pubbliche alle scuole paritarie (circa un milione e 800.000 euro), che per quasi il 90% sono private e confessionali. Partendo dal concreto dato dell’esclusione di 423 bambini dalla frequenza della scuola dell’infanzia, i membri del Comitato “Articolo 33” di Bologna, hanno infatti raccolto 13.000 firme di cittadini e hanno indetto un referendum comunale di grandissimo impatto e di grande valenza simbolica e politica. Contro di loro, non a caso e significativamente, si sono schierati il sindaco della città (Pd), la Chiesa cattolica, nella persona del Card. Bagnasco e, infine, il ministro Carrozza con il paradossale argomento che le private “surrogano” generosamente le carenze dello Stato. L’impresa, nonostante i colpi bassi, la confusione deliberatamente generata sulla natura e sull’orientamento delle due mozioni oggetto della consultazione e la collocazione dei seggi in zone periferiche e mal servite dai mezzi di trasporto, è riuscita felicemente e rappresenta un precedente che va considerato esemplare in vista di uno sforzo da profondere nella stessa direzione su tutto il territorio nazionale, non solo per raggiungere l’obiettivo della riqualificazione della scuola pubblica, ma anche per creare dibattito sul suo ruolo e per costringere le forze politiche a schierarsi e a uscire allo scoperto.
Battaglia contro ogni nuova proposta di aumento delle ore settimanali di lavoro anche se "incentivate" economicamente.
Qualsiasi proposta del governo che vada nella direzione di aumentare le ore di lezione, sia direttamente (com'è stato il caso della proposta sulle 24 ore, sia indirettamente (come riduzione del tempo per ogni unità d'ora) per tagliare altre cattedre, a danno dei precari, o per offrire nuovi servizi a costo zero (come apertura delle scuole al pomeriggio) a danno della qualità della didattica, deve essere respinta.
L'assemblea ha inoltre ribadito l'esigenza di portare queste lotte all'interno delle scuole, coinvolgendo tutti i colleghi, precari e di ruolo e ha accolto tre decisioni di azioni concrete da attuare in tempi brevi per tenere viva l'attenzione su tali problematiche e mostrare al Governo che il movimento dei precari non è morto:
- Il Cps Roma chiederà (entro luglio) un'audizione al Ministero dell'Istruzione - da far coincidere eventualmente con un presidio di sostegno e di lotta sotto il MIUR - per fare pressioni sulle questioni cruciali emerse dalla discussione assembleare, ossia sulla questione della ferie non godute, sui Bes, sulle mancate immissioni in ruolo determinate, oltre che da precisa volontà politica, anche dalla contrazione e riduzione degli organici per effetto degli interventi governativi (BES; riforma delle pensioni, riforma Gelmini) per esprimere la contrarietà dei precari all'indizione di nuovi concorsi prima del completo esaurimento delle graduatorie.
- Il Cps Napoli svolgerà, e propone alle altre città di fare altrettanto, delle iniziative leggere durante il primo giorno degli esami di maturità facendo indossare ai docenti precari coinvolti negli esami una maglietta con scritto “maturi per l'assunzione” e magari organizzare dei piccoli flash mob nelle scuole dove si recano i giornalisti in modo da sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema delle mancate assunzioni in ruolo.
Stato di mobilitazione nelle città presenti con volantinaggi e iniziative di lotta e contro-informazione varie sui temi individuali come prioritari dall'assemblea in occasione delle convocazioni dei precari e delle nomine a settembre.
L'assemblea conviene inoltre sulla necessità di vedersi periodicamente con sedi a rotazione per continuare a confrontarsi e coordinarsi scambiandosi stimoli e punti di vista diversi, possibilmente coinvolgendo anche a quei gruppi di precari o singoli che non hanno potuto/voluto partecipare all'assemblea milanese. Si decide quindi di riconvocarsi a settembre a Napoli o a Roma.

I precari preparano una nuova stagione di proteste


Intervistato Massimo (CPS Roma)

http://www.orizzontescuola.it/news/precari-della-scuola-preparano-nuova-stagione-proteste-chiedono-assunzioni-no-ai-bes-stop-ai-ta

Rassegna stampa assemblea Milano del 9 Giugno

martedì 21 maggio 2013

Precari Uniti contro i tagli sostiene il referendum del 26 maggio a Bologna.


Il gruppo Precari Uniti contro i tagli, che riunisce lavoratori della scuola di tutta Italia da anni in lotta per difendere il sistema d'istruzione statale, il diritto al lavoro e alla stabilizzazione del personale precario, sostiene fortemente il referendum di Bologna del 26 maggio ed esprime la propria piena solidarietà al Comitato referendario promotore dell'iniziativa.
Nel ricordare con forza che l'art.33 della nostra Costituzione prevede che "Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato", i lavoratori precari si esprimono senza alcun dubbio a favore delle scuole comunali e statali. Auspicano inoltre la netta vittoria dell'opzione "A" e la ripresa, su tutto il territorio nazionale, di un forte e coeso movimento che unisca genitori, cittadini, studenti e lavoratori della scuola nella lotta per restituire alla scuola pubblica statale la dignità e le risorse economiche che le spettano!
Affinché il referendum di Bologna sia solo l'inizio di nuova stagione di lotte in difesa della scuola laica, di tutti e di ciascuno, affinché nascano in tutte le città comitati per abolire i finanziamenti alle scuole private e rifinanziare la SCUOLA veramente PUBBLICA... votate e fate votare "A" il 26 maggio a Bologna! 


Precari Uniti contro i tagli

domenica 3 febbraio 2013

Rassegna stampa manifestazione 2 Febbraio


Il primo servizio del TG3 Lazio è sulla manifestazione
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-33e9fb0a-7df7-48ec-9cde-087210b3459c-tgr.html#p=0

http://video.ilmessaggero.it/index.jsp?videoId=3395&idSezione=13

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/13_febbraio_2/scuola-corteo-esquilino-colosseo-2113817724209.shtml

http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/02/02/news/scuola-51786536/

http://www.unita.it/italia/scuola-e-sanita-beni-comuni-la-protesta-1.481770

http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/cortei_roma_scuola_capodanno_cinsese_carnevale/notizie/248665.shtml

http://tuttoprof.blogspot.it/2013/02/manifestazione-del-2-febbraio-2013-roma.html?spref=fb


http://www.paesesera.it/Header/Multimedia/Fotog allery/Corteo-scuola-sanita-beni-comuni-2-febbraio-2013

domenica 20 gennaio 2013

Video sky 18 dicembre


Link del video con una collega del CPS Roma che ha rappresentato i precari

domenica 16 dicembre 2012

Video ed articoli flash mob 13/12


http://www.orizzontescuola.it/news/concorso-cattedra-quizzone-fallo-tu-test-come-settimana-enigmistica-ieri-flash-mob-davanti-al-m
http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/12/13/news/no_al_concorsone_doppia_protesta_scuola_davanti_al_ministero-48701570/

Servizi e foto sulla manifestazione del 24 Novembre



Servizio Tg2 sulla manifestazione del 24 con lo spezzone dei precari
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-447122df-702e-40dd-b3ef-6fa48caef333-tg2.html#p=1

Servizi Tg3 sulla manifestazione
http://www.tg3.rai.it/dl/tg3/focus/articoli/ContentItem-ef485e11-8677-4dcf-80dc-6ba063b5faa3.html
Foto manifestazione
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10200157283193933&set=a.10200157030867625.2201332.1206766592&type=1&theater
http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/11/24/foto/studenti_sfila_anche_l_ironia-47316408/1/?ref=HRER3-1

http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/11/24/foto/il_corteo_la_cronistoria-47328605/1/?ref=HRER3-1
La moglie di Carmine a Servizio Pubblico
http://youtu.be/32jMY-zXBFI?t=1h11m20s

Intervista vedova Carmine

Grandissima Ernestina, la vedova di Carmine, un esempio di dignità, compostezza ed altruismo, ha difeso i precari della scuola pur con il dolore nel cuore per la sorte del marito.
http://www.la7.it/cristinaparodilive/pvideo-stream?id=i625106


Intervista rappresentante precari Teleroma56
https://www.youtube.com/watch?v=_I3RQ6ZN2VA&list=UUfsfr3fcHAZAsDYF0zNbZ7Q&feature=player_embedded#!

martedì 13 novembre 2012

Video proteste della scuola e dei precari



Le proteste della scuola sul Tg1
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-cf032498-1dd8-4b1c-a7c7-d1b555a23a34.html



http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-bf5648ed-7eac-4f32-9093-9d041c1a0d15.html#p=




Buon servizio del Tg3 sul concorso con le immagini della manifestazione del 22 Settembre
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-042cf742-798d-4488-92bb-d7a2514b3152-tg3.html


Altro servizio del Tg3 sul concorso
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-ec6c0fc1-43c8-4843-8193-8cb7ad97b756-tg3.html#p=



Valentina al Teleroma 56
https://www.youtube.com/watch?v=_I3RQ6ZN2VA&list=UUfsfr3fcHAZAsDYF0zNbZ7Q&feature=player_embedded 
 

Articoli e video tragedia Carmine


La tragica storia di Carmine raccontata dalla moglie
http://napoli.repubblica.it/cronaca/2012/11/06/news/mio_marito_carmine_ucciso_dalla_disillusione-45987812/?ref=HREC2-1

 
Al minuto 8,30 Gramellini parla di Carmine
http://www.chetempochefa.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-05b4a270-d774-4bd2-aeee-531928a3f3ae.html

 
La scuola di Ravenna saluta Carmine
http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=41086&action=view


Profumo sul suicidio di Carmine
http://www.idocentiscapigliati.com/2012/11/prof-precario-suicida-profumo-sono.html

http://www.orizzontescuola.it/news/profumo-non-stato-fatto-nulla-peggiorare-situazione-dei-docenti-precari-24-ore-si-cerca-copertu

domenica 4 novembre 2012

Rassegna stampa suicidio professore precario

 
http://www.ilmattino.it/napoli/provincia/suicida_il_prof_precario_a_50_anni_ministro_stai_distruggendo_il_mio_futuro/notizie/229352.shtml

Video Italia 1
http://www.video.mediaset.it/video/studioaperto/edizione_servizio/356306/insegnante-precario-si-suicida-per-disperazione.html


http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=171087



http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/scuola/2012/4-novembre-2012/suicida-insegnante-precario-scuola-sotto-choc-ira-web-2112555975054.shtml



Un fiore per il prof che si è arreso
http://www.lastampa.it/2012/11/04/blogs/diritto-di-cronaca/un-fiore-per-il-prof-che-si-e-arreso-Kyj114C9oFuWEhMVNFGr9K/pagina.html

http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/11/04/news/scuola_protesta_al_miur_il_precariato_uccide-45876935/


http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/11/03/docente-precario-si-toglie-la-vita-perche.html?ref=search


http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/daassociare/2012/11/04/web-mobilita-il-docente-precario-suicida_7737396.html



http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/11/04/morire-di-precariato-suicidio-di-stato/402914/


http://www.francescapuglisi.it/sono-colpita-e-addolorata-per-la-morte-di-carmine-cerbera/


http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/articoli/ContentItem-dd0601ad-99fb-4a1d-815a-ffda1a7d780e.html?refresh_ce


Marcella Raiola sui funerali del prof. Carmine
https://www.facebook.com/notes/marcella-raiola/una-promessa-al-professor-carmine-c/10151270054450891

giovedì 1 novembre 2012

Video sulla protesta della scuola


Servizio del TG3 sul No Monti Day con lo spezzone sulla scuola
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-44a3224b-49fd-48d2-91e4-5e1798c1c9fb-tg3.html



L'intervento dal palco del No Monti Day del rappresentante dei precari
http://youtu.be/mgFrkahR30Q


Bel servizio del Tg3 sulle proteste nella scuola
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-6e87efe5-6bff-480a-9921-f09e0640d74c-tg3.html

venerdì 21 settembre 2012

Articoli sit-in 22 Settembre

Tg3
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-a07fab47-b5f5-4c07-a8f6-6b2c9a9eca06-tg3.html

Repubblica
http://video.repubblica.it/politica/concorsone-proteste-insegnanti-sabato-in-piazza/105584/103964

http://www.repubblica.it/scuola/2012/09/20/news/concorsone_il_parere_dei_precari-42895855/?ref=HRER2-1


Paese Sera

Rai 1
http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/articoli/ContentItem-f7357061-2905-4a71-a188-8c2d4ca329aa.html

Maria Pia Labita
http://ascuoladibugie.blogosfere.it/2012/09/scuola-dedicato-al-ministro-profumella-alias-il-gargamella-dei-precari-della-scuola.html

venerdì 14 settembre 2012

Manifestazione 22 Roma, ELENCO CONTATTI organizzazione pullman

ELENCO CONTATTI per prenotare posto in pullman:
da Milano scrivete a: coordinamento3ottobre@gmail.com o telefonate al n. 3287361032
da Napoli contattare su fb Arianna Ussi oppure Marcella Raiola (raiola3@alice.it)  

da Genova contattare su fb Carla bianchi o scrivere a pepe@fastwebnet
da Reggio Emilia contattare BARBARA scrivendo a: COBASRE@YAHOO.IT o inviare SMS al 339/3479848
dal Veneto scrivete a: manuel.posadas@libero.it     3495360376
da Firenze scrivere a: Bernardo cberny78@yahoo.it o 3287743565
da Cosenza e dintorni contattare; mariafortino@tiscali.it
da Benevento contattare su fb Daniela Basile o 3346976405
da Messina o Reggio Calabria contattare su fb Mariella Melito
da Salerno i Cobas- Teresa Vicidomini per info e prenotazioni: 3288449831/ 3492344625
da Palermo contattare Loredana Puccio e Rita Todaro su facebook o palermo.scuola@usb.it
da Bari contattare su fb Antonino Buonamico
da Taranto contattare su fb Elena La Gioia
da Pisa e Livorno chiamare Vladimiro 333 4981764; Giuseppe 347 6645868; Gabriele 328 8355206
da Lucca chiamare Sebastiano 3296008842; Paola 347 8263852
da Ravenna contattare su fb Edmondo Febbrari
da Pescare e Teramo contattare su fb Dalia Collevecchio 348-3927266
da Bologna scrivere a:precariscuola.bologna@gmail.com / pagina FB Cordinamento Precari Scuola Bolognaper pullmann USB Bologna (Francesco Bonfini)

martedì 4 settembre 2012

COMUNICATO dei PRECARI UNITI CONTRO I TAGLI - MOBILITAZIONE DEL 4/09


        COMUNICATO dei PRECARI UNITI CONTRO I TAGLI  -  MOBILITAZIONE DEL 4/09

I Precari Uniti contro i tagli, costituitisi come gruppo trasversale e autonomo di lotta a partire dal varo della L.133/2008, hanno indetto e organizzato il presidio odierno per respingere in modo categorico ogni ipotesi di nuovo concorso, che essi considerano e giuridicamente, politicamente e moralmente irricevibile per i seguenti motivi:

1.      Viola i diritti dei docenti precari già abilitati tramite superamento di più di una procedura concorsuale, con anni di servizio alle spalle e inseriti nelle Graduatorie con la legittima aspettativa dell’assunzione

2.      Oltraggia docenti deliberatamente precarizzati e sfruttati, che da anni garantiscono il buon funzionamento del sistema-scuola, dipingendoli come abusivi e usurpatori di posti che spetterebbero, secondo la propaganda ministeriale, a “giovani meritevoli”, i quali sono tuttavia paradossalmente esclusi dal bando (destinato agli abilitati e ai laureati col vecchio ordinamento)

3.      Calpesta la Legge 206/2006, che prevede l’assunzione di tutti i docenti inseriti nelle Graduatorie
ad esaurimento e snobba le direttive europee (1999/70 CE), che obbligano ad assumere precari
che abbiano stipulato almeno tre contratti di lavoro continuativi

4.      Discrimina i docenti ancora inseriti nelle Graduatorie di merito e ad esaurimento sottoponendoli
a nuove, umilianti e inutili prove nonostante abbiano gli stessi requisiti dei docenti che dal 2000
ad oggi sono stati immessi in ruolo senza ulteriore concorso, creando una sperequazione inaccettabile

5.      Crea nuove liste “concorrenziali” di precari e azzera, de facto, le Graduatorie, prevedendo la restituzione, ai vincitori del nuovo eventuale concorso, dei posti assegnati sulla base del loro scorrimento, in virtù dell’art. 399 del Testo Unico delle disposizioni legislative sull’istruzione, (decr. 297 del 1994)

6.      Riesuma una modalità di selezione obsoleta, teoricamente e felicemente archiviata, nel 2000, dalle SSIS (Scuole di Specializzazione biennale, con prova d’ingresso a numero chiusto, tirocinio formativo e prova finale avente valore concorsuale, secondo quanto stabilito dalla legge 306 del 27/10/2000), nonostante gli scandali passati e recenti legati ai “concorsoni” e i processi clientelari cui essi
hanno sempre dato adito

7.      Intende “testare” docenti con esperienza pluriennale adottando la formula del quiz, fallimentare sul piano pratico, come dimostrato dalla recente débacle ministeriale in occasione delle prove per
i TFA e del concorso per i presidi, e del tutto inadeguata sul piano culturale e formativo, come rimarcato con autorevolezza da Luciano Canfora e da altri 26 intellettuali italiani

8.      Costa 130 milioni di euro, sufficienti a stabilizzare un congruo numero di precari che hanno già ampiamente dato prova della loro professionalità, abnegazione e competenza

I Precari della Scuola si rifiutano di fare da capro espiatorio di una situazione generata da politiche volte alla precarizzazione degli operatori della scuola e attuate fin dal 1997 (vd. L. 449/97, che vincola le assunzioni del comparto scuola al parere favorevole del Ministero dell’Economia e delle Finanze).

Denunciano che le vere cause del mancato svuotamento delle Graduatorie sono da individuare nei tagli selvaggi e lineari (8 miliardi in meno e 145.000 posti soppressi!), nell’indebita estensione dell’organico “di fatto”, per cui si preferisce stipulare 107.000 contratti a tempo determinato all’anno piuttosto
che assumere su tutti i posti vacanti
e disponibili, nella riduzione/revisione gelminiana degli orari, che ha massacrato discipline e attività “portanti” nei vari indirizzi di studio (latino, storia dell’arte, laboratori), nella formazione delle “classi-pollaio” e nel blocco dei pensionamenti.

Non accetteranno, perciò, alcun’altra soluzione che prescinda dalla stabilizzazione di tutti i precari attualmente e meritevolmente inseriti nelle Graduatorie, dal rifinanziamento urgente della scuola
e dal rispetto degli itinerari formativi e dell’esperienza maturata dai docenti precari
.
Il reclutamento e la formazione dei docenti non possono essere merce di scambio elettorale o strumenti di propaganda, ma dovrebbero essere oggetto di un ampio e serio dibattito, che potrà essere avviato dopo l’immissione in ruolo dei precari e la “normalizzazione” delle politiche scolastiche.
                                                                                           
                                                                                                               PRECARI UNITI CONTRO I TAGLI
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”Noi abbiamo combattuto per quelli che c’erano, per quelli che non c’erano e anche per chi era contro”

Arrigo Boldrini (medaglia d’oro per la Resistenza)