FORUM dei COORDINAMENTI

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lunedì 28 dicembre 2009

I precari ai precari: speriamo nel 2010


http://rstampa.pubblica.istruzione.it/utility/imgrs.asp?numart=P0KJ0&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1

L'Unità - lunedì 28 dicembre 2009 - pag. 33

Quelli della scuola scrivono simbolicamente a tutti gli altri

Ieri Franceschini all'Ispra: indennità di disoccupazione universale, la prima riforma


I precari ai precari: speriamo nel 2010

Marco Tedeschi

Il Coordinamento Precari Scuola esprime solidarietà ai lavoratori precari, ai cassaintegrati e ai lavoratori delle tante aziende in crisi che hanno trascorso il Natale in fabbrica per difendere il posto di lavoro. A tutti loro, si legge in una nota, facciamo gli auguri di conservare uno stipendio anche nel 2010. Il nostro pensiero va in particolare ai dipendenti di: Ave Industries (Venezia); Rockwool di Iglesias; Eurallumina, Portovesme srl, Alcoa (Cagliari); Fiat di Pomigliano D'Arco e Termini Imerese; Agile ex Eutelia (Roma e Milano); Filatura di Albano; Pastificio Russo di Cicciano in provincia di Napoli; Yamaha di Lesmo (Monza); Fincantieri di Genova, di Muggiano a La Spezia e di Ancona; precari dell'Ispra (Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale). Desideriamo esprimere la nostra solidarietà ai terremotati dell'Abruzzo, dell'Umbria e agli sfollati di Messina, nonché ai precari della Scuola Pubblica Italiana sbattuti in mezzo alla strada da questo governo dopo anni di fedele servizio allo Stato. Per quest'ultimi sono stati predisposti ridicoli ammortizzatori sociali che, «oltre ad essere per pochi (le restrizioni sono numerose, incomprensibili e talvolta del tutto ridicole e incomprensibili), sono anche umilianti e offensivi della dignità del personale della scuola».

«La prima riforma da fare è dare una indennità di disoccupazione universale, come avviene in Francia o in Germania, a prescindere dal tipo di lavoro che si è svolto. Cominciamo da lì e non parliamone solo per riempire i giornali», ha detto ieri Dario Franceschini, presidente dei deputati del Pd, incontrando i precari dell'Ispra. «Tre giorni sono più che sufficienti perché ci sia un atto concreto conseguente alle parole del ministro», ha aggiunto Franceschini.

1 commento:

antonello ha detto...

Sono un'insegnante precaria che ha lavorato 5 anni ad Alessandria. All'ultimo aggiornamento delle graduatorie, per avvicinarmi un po' di più a casa mia, ho scelto le graduatorie di Circolo ed Istituto di Ancona, pur lasciando la graduatoria del ruolo ad Alessandria. E stavo lavorando in grazia di Dio, ad Ancona. Ad un tratto arriva il Decreto Salvaprecari. Purtroppo io, l'anno scolastico scorso ad Alessandria ero da Settembre su di una maternità per, presumibilmente per tutto l'anno. Purtroppo la collega che sostituivo, ha perso il bambino ed è tornata sulla sua classe, dopo le vacanze natalizie. A quel punto il 7 gennaio 2009 ho avuto un'altra supplenza. Da ciò si evince che i miei 180 giorni (e più) li ho fatti su 2 scuole. Dunque non rientro nel salvaprecari. Pensate che ero la prima in tutti e 10 i circoli ed istituti di Ancona,da me scelti. Ora invece, con 80 punti, sarò surclassata da una che, solo per mera fortuna, l'anno scorso ha lavorato su di una sola scuola e che, semmai, non avrà più di 30 punti. Ma dov'è il merito tanto sbandierato? La Gelmini, più che di merito, deve parlare di c... o di fattore C che dir si voglia. Sono molto amereggiata per i Sindacati che hanno permesso tutto ciò e mi cancellerò subito perché non sono stata tutelata in alcun modo. Ilaria Cascone

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