FORUM dei COORDINAMENTI

Si pregano i colleghi di iscriversi ed intervenire al nostro Forum allo scopo di preparare e prossime iniziative.

mercoledì 16 luglio 2008

Comunicato COBAS - Adesione al sit-in


COMUNICATO STAMPA
PRECARI IN STATO DI AGITAZIONE
MISURE URGENTI
CONTRO IL DEGRADO DELLA SCUOLA PUBBLICA

Con l'art. 64 del Decreto Legge n. 112 del 25 giugno scorso, contenente le disposizioni in materia di organizzazione scolastica, non è più solo messo definitivamente in gioco il posto di lavoro di migliaia di precari, ma l'esistenza stessa dell'istituzione scuola. Se nessuno sembra accorgersene i precari, che vivono peraltro la totale dismissione della scuola pubblica italiana sulla propria pelle, sono ad oggi gli unici che stanno scendendo in campo per impedirne lo scempio definitivo.
Se non fosse scritto chiaramente nel testo non ci si crederebbe, invece è proprio così ( comma 1):

“Ai fini di una migliore qualificazione dei servizi scolastici e di una piena valorizzazione professionale del personale docente” si procede:

all'aumento degli alunni per classe; alla riduzione del 17% del personale ATA e alla riduzione degli organici dei docenti; all'accorpamento delle classi di concorso dei docenti per poterli spostare ad insegnare più materie possibili (alla faccia della qualificazione dell'insegnamento); alla ridefinizione degli istituti tecnici e professionali con abbassamento del quadro orario complessivo e restrizioni per la formazione delle classi; alla reintroduzione del maestro unico nelle elementari; alla trasformazione dei Centri di istruzione per gli adulti e dei corsi serali in centri provinciali ( con ulteriore taglio di personale docente ed ATA).

Per migliorare si dequalifica e per evitare l'insurrezione dei docenti, dei genitori e degli studenti si dice che il 30% dei risparmi verrà utilizzato per incrementare le risorse del Fondo dell'istituzione scolastica per la valorizzazione e lo sviluppo della carriera dei docenti ( continua cioè la cannibalizzazione della categoria: ti miglioro il docente se elimino posti e precari, e se quei pochi che rimangono vengono messi in competizione tra di loro per 'arraffare' la miseria a disposizione).

A conti fatti si tratta di un taglio di circa 150.000 precari ( compresi quello già previsto dal governo Prodi), a fronte di un esercito di quasi 250.000 persone che da anni ed anni lavorano nella scuola, assunti all’inizio dell’anno scolastico e licenziati dopo scrutini ed esami e di un risparmio di oltre 9.000 milioni di euro in un settore che dovrebbe invece riceverne altrettanti in più ( per tutti e non solo per i più meritevoli, che non si capisce peraltro chi siano). Il testo prevede, insomma, un piano di razionalizzazione che si presenta come un intervento definitivo e senza ritorno rispetto al quale l'unica soluzione possibile è lo stato di agitazione permanente dei precari ,che riesca a coinvolgere anche il personale tutto, gli studenti e i genitori, per impedire la definitiva fuoriuscita dei precari dalla scuola, ma soprattutto il peggioramento complessivo della stessa qualità della scuola pubblica. Per questo motivo i Cobas promuovono lo stato di agitazione che prevede:

- adesione al sit-in del 23 luglio a Roma promosso dalla Rete Docenti Precari
- volantinaggi nelle scuole polo per fine agosto;
- assemblee di precari in ogni provincia dal 1° settembre ;
- Convegno Nazionale CESP per fine settembre cui invitiamo sin da ora i rappresentanti di quelle
reti alternative di precari che si stanno attivando per la ripresa di una mobilitazione contro il taglio dei posti e per la difesa della scuola pubblica .

Per l’Esecutivo Nazionale

Roma, 16 luglio 2008

Anna Grazia Stammati

http://www.cobas-scuola.it/varie08/precariAgitazione.html

Nessun commento:

Related Posts with Thumbnails
”Noi abbiamo combattuto per quelli che c’erano, per quelli che non c’erano e anche per chi era contro”

Arrigo Boldrini (medaglia d’oro per la Resistenza)