FORUM dei COORDINAMENTI

Si pregano i colleghi di iscriversi ed intervenire al nostro Forum allo scopo di preparare e prossime iniziative.

lunedì 5 luglio 2010

Verbale dell'Assemblea Nazionale del Coordinamento Precari della Scuola - Bologna, 26 giugno 2010


Odg:

1. Quale CPS vogliamo?

2. Le regole del forum.

3. Proposte di lotta e mobilitazione per i prossimi mesi

4. varie.



Coordinamenti presenti:

1. Bologna

2. Catania

3. Mantova

4. Milano Coordinamento 3 Ottobre

5. Milano Movimento Scuola Precari

6. Milano Presidio Permanente Lavoratori della Scuola

7. Modena

8. Napoli

9. Roma

10. Siena

11. Terni





Punto 1 - Che CPS vogliamo?



In linea generale, gli interventi e la discussione dei partecipanti all’assemblea si sono inizialmente focalizzati su un bilancio delle azioni locali messe in campo e in particolare sulla riuscita dello sciopero degli scrutini e delle azioni di protesta ad essi collegati. Da più parti è stato sottolineato con chiarezza il valore paradigmatico di questa esperienza di lotta e l’opportunità di darle un seguito a breve.

Tutti i componenti dell’Assemblea si sono espressi a favore dei valori di Autonomia di analisi e di proposte e Trasversalità rispetto ai sindacati, da costruire sui contenuti e sulla chiarezza delle rivendicazioni e delle forme di lotta.

Assunto che il CPS non si trasformerà in un soggetto sindacale/politico, rigido e gerarchizzato, con largo consenso è stata riconusciuta la necessità di poter contare su un CPS Nazionale che dia forza alle lotte, sia punto di riferimento/coordinamento per le realtà locali e abbia maggior peso di contrattazione/confronto con le istituzioni.

Molti coordinamenti hanno concordato sull’urgenza di coinvolgere e allargare il movimento (anche in virtù di quanto detto a proposito dello sciopero degli scrutini) a tutte le componenti (precarie e non) del mondo della scuola, scongiurando dinamiche di esclusione/divisione tra i lavoratori.

Al temine dell'assemblea è stato approvato un Manifesto Programmatico del Coordinamento dei Precari della Scuola apportando alcune modifiche e facendo alcune puntualizzazioni rispetto al testo-bozza proposto all'inizio dell'incontro (vedi allegato 1).

Per un più dettagliato resoconto della discussione si veda l’allegato 3.









PUNTO 2Le regole del Forum



In Assemblea è stato fatto un bilancio della gestione del Forum e alla luce di diverse e condivise criticità, sono state proposte modalità alternative di gestione da strutturare attraverso un regolamento.

In particolare ci si è concentrati sul tema della redazione e sottoscrizione dei vari documenti/comunicati del CPS, ribadendo la necessità di non confondere i contributi individuali da quelli dei coordinamenti locali, nonché da quelli considerati “Nazionali”; stabilendo le procedure di condivisione dei documenti proposti dai gruppi locali perché possano essere adottati anche da altri gruppi o diventare posizione del coordinamento nazionale.

Ci si è interrogati sull’opportunità o meno di aprire all’esterno il canale delle comunicazioni interne del CPS ed è stata sollevata la richiesta di riaprire la Mailing list chiusa, ma per il momento non si è presa decisione su questo. Inoltre, si è proposto di contattare tutti i gruppi che risultano aderenti al CPS sia per sollecitare la loro partecipazione al Forum sia, in alcuni casi, per constatare la loro reale esistenza.

Tenendo conto delle riflessioni maggiormente condivise all’interno dell’assemblea, è stato approvato un piano di regole per una migliore gestione del Forum Coordinamento Precari Scuola (vedi allegato 2).





PUNTO 3 – Proposte di lotta e mobilitazione per i prossimi mesi



Per carenza di tempo sono state rimandate all'assemblea del 27/06/2010 ulteriori discussioni e l'eventuale approvazione delle proposte di lotta e mobilitazione da tenersi nei prossimi mesi. L’unica proposta condivisa e approvata nell’assemblea è stata quella del Sit-in di protesta davanti a Montecitorio il 15 luglio 2010.

Sono comunque emerse dall'assemblea le seguenti proposte:

1. Boicottaggio delle nomine;

2. Stato di agitazione attraverso picchetti e manifestazioni da tenersi fin dalle prime giornate del nuovo anno scolastico;

3. Promozione nelle scuole della campagna di NON COLLABORAZIONE contro la disponibilità ad accettare ore aggiuntive oltre le 18 ore di contratto, contro la disponibilità ad accettare di insegnare in classi sovraffollate in aule che non rispettano le norme sulla sicurezza, più in generale tutto ciò che va oltre i doveri di servizio al fine di non rendersi complici di una operazione di smantellamento della Scuola Pubblica che ad oggi prosegue in modo dissennato anche grazie all’incosceinete volontariato degli insegnanti.





Punto 4 - Varie

È stato impossibile realizzare il collegamento Skype a causa dell’indisponibilità del collegamento Adsl nella sala. Abbiamo tentato con la chiavetta, ma è risultato molto difficoltoso sia perché il segnale era troppo instabile, sia perché i costi risultavano alti. Per le prossime volte sarebbe opportuno sapere con maggiore anticipo la data dell’assemblea per poter prenotare un luogo munito di collegamento Adsl.

Per favorire la partecipazione dei colleghi da tutta Italia, Antonella Vaccaro ha proposto che le assemblee nazionali del CPS da ora in poi si svolgano a Roma.



ALLEGATO 1



Manifesto programmatico del Coordinamento Precari Scuola



(Principi e obiettivi del Coordinamento Precari Scuola)





1) Il Coordinamento Precari Scuola (CPS) è un movimento nazionale, autonomo e autorganizzato, impegnato nella difesa dei diritti dei lavoratori precari della scuola; nella costruzione di un progetto di lotta comune con i colleghi di ruolo, le famiglie, gli studenti e i lavoratori di tutte le categorie; nella promozione di un modello di scuola pubblica statale, laica, gratuita, democratica, ispirata ai principi della Costituzione repubblicana. Si richiama ai valori dell'antifascismo e intende mettere in atto, anche al proprio interno, comportamenti che si ispirano al riconoscimento e alla pari dignità di ogni forma di diversità (di genere, religiosa, etnica, culturale, ecc.); chi aderisce al CPS si impegna a mettere in atto tali comportamenti anche nella propria attività professionale.



2) Il CPS è un movimento trasversale a tutti i partiti e tutti i sindacati, luogo d’incontro tra lavoratori della scuola appartenenti a sindacati diversi e lavoratori non sindacalizzati. Ogni coordinamento locale è aperto e autonomo, e ha come luogo principale di discussione e decisione le assemblee autorganizzate nelle quali adotta come strumento naturale di decisione il metodo del consenso democratico. Le linee guida nazionali vengono elaborate nelle assemblee nazionali sempre attraverso il metodo del consenso democratico.



3) A partire da:

• il rifiuto di qualsiasi progetto di privatizzazione e aziendalizzazione della scuola pubblica statale e di ogni proposta di ingresso di enti privati e associazioni negli organi direttivi della scuola;

• l'assoluta contrarietà a qualsiasi progetto di riorganizzazione della scuola basato sul principio di sussidiarietà; di transizione a un sistema formativo misto pubblico-privato; di trasferimento di beni e risorse umane, strumentali e finanziarie dallo Stato alle Regioni;

• il rifiuto dei progetti di gerarchizzazione tra lavoratori della scuola;



le rivendicazioni del CPS sono:

A) Ritiro della legge 133/08 e di tutti i tagli a essa legati;

B) Assunzioni a tempo indeterminato di tutti i lavoratori precari presenti nelle graduatorie attualmente dette “ad esaurimento”;

B)Istituzione di un piano finalizzato alla progressiva immissione in ruolo, in tempi brevi e certi, di tutti i lavoratori presenti nelle graduatorie.

C) Ritiro della controriforma della scuola primaria;

D) Ritiro della controriforma della scuola secondaria;

E) Salvaguardia e riapertura delle “graduatorie ex-permanenti” (attualmente “ad esaurimento”) e mantenimento delle stesse come unico canale di reclutamento.

F) Ritiro del decreto Brunetta di attuazione della legge 15 del 4 marzo 2009 e di ogni proposta di cancellazione e sostituzione della contrattazione sindacale con provvedimenti legislativi;

G) Il ritiro dei Pdl 953 Aprea e 3357 Goisis e di ogni proposta di istituzione di albi regionali e di reclutamento attraverso concorsi di reti di scuole.

H) Applicazione della sentenza della Corte costituzionale del 26 febbraio del 2010 n. 80 sugli organici di sostegno e ritiro delle norme 413 e 414 dell'art.2 della legge n.244 del 24 dicembre 2007;

I) Ritiro del cosiddetto “salvaprecari” e degli accordi Stato-regioni che introducono nella scuola forme di lavoro parasubordinato.

J) Parità di diritti e doveri tra lavoratori di ruolo e precari;

K) Un piano organico di edilizia scolastica che affronti l’insostenibile situazione in cui si trovano a operare quotidianamente migliaia di alunni e lavoratori della scuola.

L) Il diritto ad un percorso abilitante finalizzato all'inserimento di tutti i docenti nelle graduatorie ex-permanenti. Il diritto a un percorso abilitante per i neo-laureati.

M) Azzeramento dei finanziamenti pubblici alle scuole private.



4) Qualsiasi gruppo organizzato di lavoratori precari della scuola esistente sul territorio può liberamente aderire al CPS, fornendo nomi e recapiti dei propri referenti e impegnandosi a:



• Garantire all’interno del proprio gruppo un sistema di decisione basato sulla partecipazione, la discussione e il consenso;

• Partecipare alle assemblee nazionali del CPS, dove vengono decise le linee guida del Coordinamento;

• Tenere informati gli altri coordinamenti riguardo alla propria attività sul territorio, favorendo la condivisione delle iniziative e lo scambio di opinioni e proposte.



5) I coordinamenti locali del CPS sono liberi di partecipare con la loro sigla a tutte le iniziative locali o nazionali che ritengano opportune, nonché di elaborare documenti e piattaforme e proporle agli altri coordinamenti interni ed esterni al CPS, nel rispetto dei principi e degli obiettivi stabiliti dalle assemblee nazionali del CPS.





Bologna, 26 giugno 2010.





ALLEGATO 2



Riorganizzazione del forum.



1) Il forum ufficiale del CPS è il forum dei coordinatori, ribattezzato forum dei coordinamenti, al quale d’ora in poi si accederà attraverso un profilo intestato ai coordinamenti locali, non più ai singoli coordinatori, nel quale si confronteranno le posizioni delle assemblee locali, senza scambi d’opinione botta e risposta tra singoli utenti.

2) Il forum dei coordinamenti è leggibile da tutti, ma vi possono scrivere solo i coordinamenti. In esso si discutono i documenti ufficiali, l’organizzazione delle iniziative nazionali del CPS e tutte le altre questioni organizzative del coordinamento.

3) I documenti, proposti da qualunque coordinamento locale, porteranno la firma del CPS nazionale se relativi ad argomenti discussi e condivisi in assemblea nazionale, o se condivisi da tutti i coordinamenti aderenti al CPS, anche se non discussi in assemblea nazionale. In tutti gli altri casi porteranno la firma dei singoli coordinamenti locali che decideranno di sottoscrivere tali documenti.

4) Il forum è gestito da due amministratori (con funzioni tecniche e di moderazione) e quattro moderatori, eletti in assemblea nazionale o, in subordine e in casi eccezionali, consultando i coordinamenti locali. Amministratori e moderatori decadono automaticamente a ogni assemblea nazionale; l’assemblea stabilirà se riconfermarli o sostituirli.

5) Amministratori e moderatori devono essere scelti sempre fra persone che non ricoprono alcun ruolo dirigenziale all'interno di partiti politici e organizzazioni sindacali o incarichi in qualità di delegati e rappresentanti ai congressi politici e sindacali.

6) Per tutte le altre comunicazioni interne del CPS si utilizzerà la mailing list.

7) La gestione del forum sarà ispirata ai principi riconosciuti dalla netiquette.





ALLEGATO 3



RESOCONTO DEGLI INTERVENTI (punto 1) DELL’ASSEMBLEA del 26/06/2010



CPS TERNI: Sottolinea la necessità di costituire un CPS nazionale autonomo e con una identità precisa. Il CPS di Terni si era fatto promotore di una bozza di statuto che è stata poi ritirata in favore del Manifesto Programmatico elaborato dal Coordinamenro 3 Ottobre di Milano perchè riconosciuto meno rigido, piu inclusivo e più rappresentativo della complessa pluralità dei coordinamenti locali che si riconosco in contenuti, rivendicazioni e forme di lotta comuni.



CPS ROMA: Occorre valorizzare il percorso locale di lotte che ogni coordinamento compie, ma è ugualmente fondamentale coordinarsi sul piano nazionale, oltre che per rafforzare le singole iniziative, anche per avere capacità di contrattazione nei confronti dei soggetti istituzionali. Si rimarca il carattere trasversale e inclusivo del CPS – aperture nei confronti dei precari non abilitati, ad esempio; e la necessità di trovare convergenze a partire dai contenuti – come può essere accaduto sui temi del “salva precari”.



CPS NAPOLI: Si rivendica la necessità di una “carta di identità” del movimento – proprio come quella proposta da Milano 3 Ottobre – che costituisca anche un valido punto di riferimento per altri gruppi auto-organizzati che vogliano riferirsi all’area CPS e aderirvi, tenendo conto degli obiettivi della lotta e di ciò che invece è fuori dalle prospettive del movimento (ad es. se un gruppo sostiene il “salvaprecari”, allora non aderisce al CPS).

Sul valore della trasversalità – e sulla sua importanza politica – si fa riferimento ad incontri istituzionali in cui il CPS è stato invitato insieme a diversi sindacati.



CPS MILANO-3 ottobre: Nel processo di ridefinizione del movimento, ciò che va salvaguardato è la sua organizzazione aperta, affinché goda della giusta visibilità e riconoscibilità. Occorre essere punto di riferimento per i precari tutti, e dare un peso alla lotta anche per avere peso di contrattazione. D’altronde per sottrarsi al meccanismo della delega è necessario essere al tavolo delle trattative, ma ugualmente bisogna che il CPS non si trasformi in un nuovo soggetto sindacale – che si autodelega schiacciando le singole realtà locali.

Dovremmo adottare uno sguardo più ampio, allargare le lotte e non chiuderci alle sole rivendicazioni dei precari, collegandoci alle tante realtà del mondo della scuola - lo sciopero degli scrutini lo dimostra: non c’è stata l’adesione dei soli precari ma si è creata, in molte realtà locali, una preziosa solidarietà e collaborazione tra lavoratori della scuola in genere. A questo proposito si lancia la proposta di cambiare la sigla CPS in CLS (Coordinamento Lavoratori della Scuola).



CPS CATANIA: Per dare forma al movimento che vogliamo bisogna partire dalla valorizzazione dello sciopero degli scrutini, di ciò che ha rappresentato per il movimento della scuola, come modello di autonomia, trasversalità, apertura sul piano nazionale e apertura del movimento ai colleghi di ruolo; è riuscito a smuovere i sindacati e/o almeno acceso discussioni interne ai sindacati.

Questo modello di autonomia di analisi e proposta politica forte ci indica la strada da seguire per mobilitare sindacati e i lavoratori tutti.



Movimento scuola precaria- MILANO: D’accordo con le analisi precedenti su mobilitazione e obiettivi futuri, sulla parte programmatica di riflessione sul CPS bisogna non irrigidirsi in strutture per poter tenere meglio in considerazione le tante realtà locali, sfruttando le occasioni significative di convergenza.





Presidio permanente dei lavoratori della scuola – Milano: Su un coordinamento nazionale dei precari della scuola la proposta del Presidio (viene precisato che il gruppo non aderisce ufficialmente al CPS ma simpatizza per esso) è questa: a) Aspetto organizzativo - non deve essere verticistico ma orizzontale, fondato su principi comuni, aldilà dei personalismi, senza discriminazioni e gerarchie; b) Aspetto sociale – Aperto, a studenti e genitori, non elitario, popolare, fatto di cittadini; c) Aspetto culturale – deve portare una proposta di scuola nuova che risponda ai caratteri della società del tempo – perciò, una scuola antirazzista, dell’integrazione e dell’accoglienza. Si auspica infine, sempre per rafforzare il movimento, la ricomposizione delle fratture interne al CPS che alcuni gruppi hanno volutamente creato in questi mesi.



CPS BOLOGNA: La forza del movimento nazionale è la diversità, e da ciò consegue l’impossibilità e la pericolosità di ridurlo ad Uno, ad un CPS Nazionale omogeneo. A Bologna, nel corso di quest’ultimo anno, ci si è sentiti vicini alle posizioni del CPS nazionale, altre volte meno, e più vicini ad altri gruppi locali. Per quello che riguarda le assemblee nazionali, esse non devono essere momenti identitari (come si potrebbe desumere dalla lettura di alcuni comunicati che vengono dal Forum ), ma momenti utili ad elaborare proposte e confrontarsi sui contenuti.





CPS SIENA: Si ripete il carattere di modello dell’esperienza dello sciopero scrutini – una proposta del CPS, aggregante e positiva. Da difendere è l’autonomia del movimento, sia a livello nazionale che locale – si riporta l’esempio della provincia di Siena in cui il PD è molto forte e perciò molto pressante. Si richiama l’intervento di Milano (3 Ottobre) per l’allargamento della lotta ai lavoratori della scuola in genere.

Se il Coordinamento non deve dotarsi di una struttura rigida, deve però elaborare una linea comune di azioni a partire da un pensiero ampio a cui contribuiscono le specificità locali.



CPS MANTOVA: Concorde con l’analisi del CPS di Siena sull’allargamento: c’è bisogno di un CPS allargato, tanto più che la crisi economica e la manovra finanziaria aggiuntiva stanno portando tutti i lavoratori in uno stato di agitazione. Si propone di cambiare la sigla CPS per eliminare ogni elemento escludente.



CPS MODENA: La trasversalità e l’autonomia dai sindacati/partiti politici resta un punto fermo anche alla luce di diversi episodi che a livello locale (ma non solo) si sono registrati durante la campagna per lo sciopero degli scrutini. C’è condivisione sulla piattaforma di obiettivi del CPS ma, a giudizio del gruppo di Modena, non esiste una reale struttura nazionale a cui i gruppi locali si possano concretamente riferire. Quello che più sembra verosimile è che le posizioni di singole assemblee locali assurgano al compito di linea nazionale. Pure i comunicati nazionali partiti dal Forum: lanciati come posizioni ufficiali del CPS mancavano di una reale condivisione. Il caso peggiore in questo senso è lo pseudo-comunicato presente nel Forum riguardante tre candidati alle elezioni regionali, che parevano essere i candidati sostenuti dal CPS. In tale contesto appare più democratico darsi una struttura nazionale, che favorisca la lotta ma che non debba basarsi su momenti assembleari nazionali ma sull’elezione di rappresentanti dei coordinamenti locali.

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