Non è possibile, inoltre, discutere di ogni possibile riforma della scuola se non verranno ritirati tutti i tagli operati dal Governo e se non verranno garantiti i diritti di chi nella scuola ci lavora, a partire dai precari.
Ugualmente insufficiente ci appare il progetto del Governo di introdurre dei contratti di disponibilità, coinvolgendo le regioni, per garantire a coloro che hanno lavorato quest’anno e non lavoreranno il prossimo, un sussidio di disoccupazione a condizione della disponibilità di lavorare ad ogni chiamata. Invece di spendere dei fondi pubblici per sostenere il reddito dell’insegnante che non lavora a causa dei tagli, perché il Governo non assume il medesimo insegnante a tempo indeterminato, ritirando i tagli, garantendo così la continuità didattica ed un numero di alunni per classe adeguato alle esigenze di un paese civile. Sicuro della assoluta legittimità delle proprie rivendicazioni e convinto del fatto che la lotta per la difesa dei propri diritti e per un rilancio della scuola pubblica è l’unico strumento che realmente paga, il coordinamento precari della scuola porterà avanti la mobilitazione sino al raggiungimento integrale dei propri obiettivi.
Coordinamento Precari Scuola (C.P.S.)
http://docentiprecari.forumattivo.com/
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