FORUM dei COORDINAMENTI

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martedì 7 ottobre 2008

Così parlò la Gelmini

...secondo l'azzeccata imitazione di Paola Cortellesi

1 commento:

Anonimo ha detto...

La riforma della scuola voluta dal neo-ministro Gelmini presto sarà legge dello Stato. Come più volte ribadito anche dalla titolare del dicastero della Pubblica Istruzione, la riforma è fortemente condizionata da pressanti esigenze di bilancio. Parola d'ordine quindi: tagliare. Tra le novità più importanti, oltre al condivisibile obbligo di grembiule, la reintroduzione della valutazione in voti e la rivalutazione del voto in condotta, spicca l'eliminazione del modulo di insegnamento dalle scuole elementari e il ritorno all'antico maestro unico. Ovviamente una tale riforma che tocca gli interessi delle famiglie nonchè di circa 87mila insegnanti in esubero, non è stata discussa con i diretti interessati. Individuata la ratio ispiratrice della proposta governativa nella necessità di tagliare i costi dell'istruzione, lasciamo agli addetti ai lavori ogni commento sul merito di questa (contro)riforma, limitandoci a fornire qualche suggerimento al ministro che potrebbe tornargli utile per completare il lavoro intrapreso. Per risparmiare ulteriormente sulla spesa scolastica suggeriamo di sostituire il maestro unico con l'UNICO MAESTRO. Inteso questo come unica fonte di insegnamento per tutti gli alunni e per tutto il territorio nazionale. In casa tutti abbiamo un televisore, basterebbe quindi un decoder digitale terrestre interattivo per consentire agli alunni di seguire da casa tutte le lezioni interagendo all'occorrenza con il docente. Questo rivoluzionario sistema, che potremmo chiamare ad esempio MEDIA-SCHOOL , potrebbe non solo autofinanziarsi con gli spot pubblicitari da inserire tra una lezione e l'altra ma, addirittura, costituire fonte di guadagno per l'erario che, oltre a risparmiare gli stipendi degli insegnanti e del personale ausiliario, nonchè le spese per la manutenzione dell'edilizia scolastica, incasserebbe i proventi della pubblicità. Gli alunni da casa potrebbero comodamente acquistare libri ed accessori dal servizio MEDIA-SHOPPING BOOK evitando così ai genitori il solito tour tra liberie e negozi di cancelleria. Inoltre, senza il rituale frenetico spostamento degli scolari tra casa e scuola e viceversa, il traffico stradale ne guadagnerebbe in fluidità con innegabile risparmio energetico e grande beneficio per l'ambiente. Il tempo sottratto agli spostamenti consentirebbe di ridurre a soli sette anni l'attuale percorso della scuola dell'obbligo che inizierebbe con la prima classe: la MEDIA-UNO e si concluderebbe con la MEDIA-SET. Durante il percorso scolastico, accanto agli insegnamenti basiliari gratuiti, si potrebbero inserire in orario pomeridiano, lezioni a pagamento per ulteriori materie di maggiore interesse dell'alunno. L'accesso a tali insegnamenti supplementari potrebbe esser consentito attraverso un abbonamento o una MEDIA-CARD con credito a scalare. Poichè questi suggerimenti sono perfettamente in linea con la cultura dell'attuale governo, che considera la scuola più come un costo da tagliare che un servizio da migliorare, c'è da temere che possano essere recepiti e realizzati.
Raffaele Leo
www.mo-basta.it

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